venerdì 16 settembre 2016

Quali sono i cani più adatti alla pet therapy? Pt.2

Per quanto riguarda l'educazione quindi l'addestramento il conduttore dovrà renderlo un cane equilibrato, inserito in maniera adeguata al mondo degli esseri umani, evitando grossi problemi di comportamento. Bisogna inoltre tenere conto dei pregi e dei difetti della razza sfruttandole in caso di bisogno . L'addestramento come lo conosciamo noi non ha nessun significato per il cane ma può risultare molto utile all'uomo. Al cane verrano insegnati tutti quei comandi utili in molte situazioni, basandosi su tecniche che utilizzano il rinforzo positivo.
Il cane verrà inserito gradualmente nei programmi di ATA abituandosi ai diversi contesti osservando le diverse prestazioni. Sarà opportuno creare situazioni di gioco per legare il luogo a ricordi piacevoli.
Attraverso l'osservazione dei cani adulti e dei loro comportamenti il cane in addestramento potrà imitare i loro comportamenti facilitando l'apprendimento.
Le 5 razze di cani più adatte:
1. Flat Coated Retriever:cane da caccia molto predisposto al dialogo. È molto intelligente, affettuoso e aperto. È un cane aperto a nuove conoscenze, nuovi compagni di gioco.
2.Golden Retriever: cane molto robusto quindi adatto alla pet therapy. Con la sua pazienza e la sua sensibilità è molto adatto ai bambini L.
3. Labrador Retriever: adatto ai disabili specialmente ai non vedenti perché è una cane che impara facilmente, è molto socievole e affidabile.
4. Mastiff: cane di grossa stazza che sente come necessità l'occuparsi della famiglia. Ha un istinto protettivo rivolto soprattutto ai più deboli.
5. Bassethound: è un cucciolone molto paziente, sempre di buon umore e dolce con tutti. È un cane molto disponibile al gioco anche se non è adatto a molti sport.

lunedì 12 settembre 2016

Quali cani sono più adatti alla pet therapy? Pt.1

Un cane può essere definito ideale quando ha un'attrazione spontanea nei confronti dell'essere umano, tende ad un approccio sociale e ha un'ottima capacità di socializzazione. Si adatta facilmente a luoghi e persone nuove. Deve dimostrare un comportamento equilibrato.
Nel programma di preparazione un cane di razza ha più probabilità di un meticcio solo perché alcune razze hanno un carattere e una personalità più adatta rispetto ad un meticcio che é una miscela di personalità e caratteri.
Scegliendo quindi un cane di razza dentro una cucciolata essa stessa dovrebbe essere stata programmata nelle giuste condizioni e anche successivamente bisognerebbe continuare in un percorso di sviluppo idoneo:
-studio genetico: predisporre l'accoppiamento di due futuri genitori con dovute predisposizioni genetiche e caratteriali;
-la scelta dei genitori: oltre ad un ottimo stato di salute e l'esenzione da i principali difetti di alcune razze deve avere un buon carattere per evitare stress nella gravidanza
- la gestione della gravidanza:la cagna deve vivere in un ambiente tranquillo e lontano dallo stress affinché lo stato emotivo dei cuccioli sia ottimale.
Nei primi giorni di vita del cucciolo l'aiuto dell'allevatore risulta essenziale: la corretta educazione, la giusta manipolazione, un ambiente di vita stimolante é una giusta continuazione del percorso stabilito.
La scelta del cucciolo avviene tra l'ottava e la dodicesima settimana e vengono valutati da test. Tra i più conosciuti c'è quello di E. Campbell che classifica i cani in 5 classi a seconda delle loro reazioni: i rissosi, gli indipendenti,gli obbedienti i paurosi e i teneri. Questo test è attualmente integrato con altre prove.
Un momento realmente importante é dalla terza/ quarta settimana e finisce con la pubertà (6-18 mesi)  ed é il periodo della socializzazione. In questo periodo prenderà contatto col mondo esterno e anche con i suoi simili. È anche pericolosa perché viene separato dalla madre e dai fratelli.
Fino alla sedicesima settimana invece il cucciolo imparerà dalla madre autocontrollo comunicazione gerarchizzazione e distacco.




Bibliografia: http://www.tipresentoilcane.com/2011/12/01/pet-therapy-quali-cani-scelta-preparazione-addestramento/

lunedì 29 agosto 2016

Centri dove si pratica la pet therapy

La pet therapy in Italia non è ancora molto diffusa però ci sono diversi centri in cui essa viene praticata.
Di seguito vi riporto la lista:


U.O. Terapia fisica e Riabilitazione (Azienda Ospedaliera

Ospedale Niguarda Ca’ Granda Milano) in collaborazione con Centro

di riabilitazione equestre “Vittorio di Capua”(M.P. Onofri, A.
Roscio, V. Giussani e G. Carcangiu) P.zza Ospedale Maggiore 3,
20162 Milano, tel. fax 02/64442644

AIUCA, Associazione Italiana Uso Cani d’Assistenza, Via 4

Novembre, Bosisio Parini LC,AIUCA – Programmi nelle

Attività Assistite dall’Animale, Terapia Assistite
dall’Animale e Educazione Assistite dall’Animale
(AAA/AAT/AAE), comunemente chiamato “pet therapy”.
Corsi d’Introduzione e Corsi di Specializzazione, sia per
operatori che per conduttori d’animali, valutazione della coppia
(conduttore-animale) per attitudini e capacità,
registrazione Delta Society Pet Partners. Corsi di formazione in
diversi regioni d’Italia e all’estero.
Informazioni: Debra Buttram o Marcello Galimberti – tel 031 876613
– fax 031 876613 (ore 9.00-21.00) – sito www.aiuca.org – emailaiuca@aiuca.org

Istituto Geriatrico Cà d’Industria ed Uniti Luoghi

Pii -Via Brambilla,61 – 22100 – Como – tel.031/2971 Fax

031/301298 e-mail: cadindustria@iol.it

Centro Diurno Integrato per Anziani”Costa Bassa” Viale Per

Biassono,2 – 20052 Monza- MI – tel/fax 039/323338

Comunità Terapeutica Arcobaleno, Ospedale

Fatebenefratelli, Cernusco sul Naviglio Milano;

Centro Socio Educativo di Lecco Via Tagliamento, 5 – 23900

-Lecco – Sede provvisoria: via A.De Gasperi,18 tel 0341/353369

Fondazione R. Hollmann, Via Oddone Clerici, Cannero Riviera

VB, tel. 032.788485

DOG’S LIFE PROJECT di Elena Garuti il cane è il mio

co-pilota www.dogslifeproject.it Carpi (Modena),tel.333/7490902

Comunità ANTARES, via Valle Chiozze 35, Calamandrana

-Asti
Ospedale Pediatrico di Padova
Associazione AIASPORT, via Ferrara 32, Bologna, tel.051.466105

ASL Bologna Nord, Servizio Veterinario, S. Giovanni in

Persiceto BO, tel. 051.6813356
Case di Riposo Comunali di Roma
Associazione Arion, Roma, piazza Ippolito Nievo, tel.

06.5818243

Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise,

Teramo

A.N.U.C.S.S. onlus Via B. Nogara, 7 ? 00119 Roma –

Fax/Tel/SMS: 06-56352718

email: info@anucss.org –
Dott.ssa Francesca Allegrucci – Psicologa, Psicoterapeuta
-Responsabile Scientifico ANUCSS
E-mail: francesca.a@anucss.org – cel.
3478225228

Associazione “L’Auriga” Circolo Ippico, Via della

Marcigliana 562 Roma, tel. 06.87122223

Associazione Scuola Viva, via Crespina 35, Roma, tel.

06.5515909

Unità di Cure Palliative, ASL n° 2 dell’Area

Valle Umbra Sud, Ospedale di Assisi

Associazione Dog-Therapy, via Serretta 16, Palermo, tel.

091.90145

Associazione “Un Amico per la Vita”, via Tevere 8,

Montesilvano PE, tel. 085.837696

ASL 3 Catania, Servizio di Psicologia, Largo Mannino, S.
Pietro Clarenza CT, tel. 095.520713

ASL Roma D, Servizio Veterinario, Via Portuense, Ponte

Galeria RM, tel. 06.65000306
HEOLO, via Appia Nuova 41-B 319, Roma, tel. 06.77201523
ZOOSAFARI, Delfinario, 72015 Fasano Brindisi
TUCSA, Valenzano – Bari
ARATEA. Ricerca attività terapia ed educazione assistita dall’animale.

L’equipe è formata da sociologo, medico, psicologo,

etologo,assistente sociale, educatore e conduttori (tutti Delta Society Pet
Partners).
Sede: Via Eremo Santuario n. 81 – 89100 Reggio Calabria.
Info: tel. 0965/812719

A.T.E.N.A. Asociazione che svolgeattività e terapie educative naturali effettuate con

l’ausilio di animali. Programmi di terapie assistite da animali, di

musicoterapia, educazione alla corretta gestione degli animali e
all’ambiente. Organizza seminari e convegni sulle Terapie assistite
da Animali. La sede è a Perugia. Sito:www.associazioneatena.it, email:info@associazioneatena.it.

Contatto: Dott.ssa Laura Cibeca tel.

3494671250

SPAZIOPERNOI

Associazione per lo studio della relazione con gli animali. Si

occupa di progetti di Zooantropologia Assistenziale col Cane e col
Cavallo (Pet Therapy), progetti di Zooantroplogia Didattica nelle
scuole, consulenza di Zooantropologia Urbana per le amministrazioni
e i canili, formazione per operatori di canile, formazione per i
binomi di pet therapy, attività cinofile.
La sede è in Viale Marelli, 132 – 20099 Sesto San Giovanni
Manuela Molteni 347 0007699, Elena Garoni 328 6898760


martedì 23 agosto 2016

Boris Levinson

Il padre della Pet Therapy è un neuropsichiatra americano, Boris Levinson, che nel 1961 parla per la prima volta di Pet Therapy nel suo libro "il cane come co-terapeuta".
Nella storia i primi documenti che descrivono i benefici ottenuti da animali domestici risalgono al 1792:l'inglese William Turke consigliò ai suoi pazienti di passare più tempo con alcuni animali per migliorare lo scambio affettivo.
In Germania nel 1867 degli animali furono usati per pazienti affetti da epilessia e nel 1875 si aiutarono i pazienti con problemi neurologici attraverso l'equitazione.
I cani furono usati per la prima volta nel dopoguerra per risolvere i disturbi post-traumatici dei soldati.
Ma solo nel 1953 Boris Levinson si rese conto di come la presenza del suo cane nelle sedute con bambini affetti da autismo avesse un risvolto positivo.
Poi nel 1981 venne fondata un'associazione, la Delta Society,che aveva lo scopo di studiare la relazione uomo-animale.



mercoledì 10 agosto 2016

I benefici che porta la vicinanza di un animale

1. DIVERTIMENTO
La relazione con un animale porta un piacevole divertimento per noi perché il cane sa essere molto buffo e può divertirci con alcuni suoi atteggiamenti. Inoltre la sua costante voglia di giocare diventa una forma di divertimento anche per noi.
2.SOCIALIZZAZIONE
L'animale serve da catalizzatore per formare nuove relazioni sociali. Infatti la tenerezza di un cucciolo scalda anche gli animi più duri e la presenza di un cane facilita il formarsi di nuovi metodi di approccio.
3.STIMOLAZIONE MENTALE
Un cane cambia la tua routine e le tue abitudini, è un impegno a cui pensare costantemente, rasserena l'ambiente e stimola il dialogo.
4.EMPATIA
L'empatia può essere insegnata al bambino attraverso la relazione con il cucciolo, che lui vede come un suo pari, più facilmente rispetto ad un coetaneo, perché il cane può essere compreso molto più in fretta.
5.FOCALIZZARE L'ATTENZIONE ALL'ESTERNO
Le esigenze e i bisogni del cucciolo stimolano il piccolo a concentrarsi su questo e lo fa uscire dall'egocentrismo tipico dei più piccoli.
6. PRENDERSI CURA DI UN ESSERE VIVENTE
Il senso di onnipotenza dei bambini può essere scavalcato dal doversi prendere cura di un altro essere vivente e dal doversi preoccupare per lui.
7. RELAZIONE
L'animale apre un canale di comunicazione che magari difficoltava ad aprirsi: per esempio quello tra paziente e medico (vediamo come esempio Boris Levinson e i suoi piccoli pazienti).
8.ACCETTAZIONE
Una cosa che i cani insegnano è accettare tutti senza fare discriminazioni. Al cane non interessa chi sei, che lavoro fai o che colore ha la tua pelle, gli basta il tuo amore incondizionato.
9.CONTATTO FISICO
Persone che non tollerano il contatto fisico possono essere addolcite da un animale, dai suoi gesti, dai suoi comportamenti e dal suo amore.
10.MOVIMENTO
Avere un cucciolo implica un minimo movimento , aumentando quindi l'attività fisica almeno un minimo.

Bibliografia:http://www.canidipiccolataglia.com/benefici-della-pet-therapy/

giovedì 21 luglio 2016

Persone che beneficiano della pet therapy

Le persone che possono beneficiare della pet therapy come terapia da affiancare a qualsiasi altra terapia medica sono:
  • Bambini e adulti con disturbi del comportamento e dell’apprendimento;
  • Bambini e adulti autistici o con tratti autistici;
  • Bambini e adulti con difficoltà e ritardi psico-motori;
  • Bambini e adulti diversamente abili;
  • Bambini e adulti affetti da patologie fisiche o in cura per malattie più o meno invalidanti;
  • Adulti con problemi di dipendenza;
  • Anziani affetti da demenza senile, malattie degenerative, difficoltà motorie.
La terapia assistita con animali si è rivelata molto utile se applicata all’interno di Scuole, Istituti, Carceri, Centri di riabilitazione sociale (tossicodipendenza), Centri per disabili, Ospizi.

La presenza di animali giova non solo a persone con patologie ma anche a bambini ed anziani normodotati favorendo la socializzazione, la pratica dell’empatia, la sperimentazione della cura dell’altro e il divertimento.


Bibliografia: http://www.canidipiccolataglia.com/benefici-della-pet-therapy/

martedì 5 luglio 2016

La pet therapy nell'anzianità

La persone anziane si ritrovano spesso più a trascorrere le giornate in solitudine e in un ambiente triste e demotivante come quello delle case di riposo. Per questo sono uno dei soggetti più sottoposti alla pet therapy, sopratutto da parte di cani e gatti, dando forma ad una relazione molto profonda.
Gli animali riescono a valorizzare la vita dell'anziano, rendendola più piacevole e meno solitaria.
L'isolamento in una casa di riposo, la scomparsa di un parente caro o la partenza dei figli può rendere la vita dell'anziano solitaria, triste e porta un vuoto che può essere colmato da un animale docile come un cane o un gatto. L'avanzata età può portare facilmente alla depressione, che può poi causare problemi fisici. E' questo il momento adatto per inserire un animale nella vita del paziente. Il gioco e l'accudimento dell'animale rappresenta un'ancora di salvezza: l'ansia e la depressione vengono lanciati via da un colpo di coda!
La pet therapy per anziani lavora su alcuni meccanismi scientifici e psicologici:

-Tatto: accarezzare un cane o un gatto abbassa e normalizza la pressione sanguigna. Il piacere tattile e il contatto fisico consentono la giusta formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio Sé e della propria esistenza;

-Voce: la comunicazione uomo-animale rompe il silenzio e allontana i pensieri negativi. La semplicità del linguaggio, con la sua cadenza e le sue ripetizioni, produce un effetto rassicurante in chi parla;

-Gioco: il divertimento produce benefici psicosomatici, libera l’accumulo di tensioni e di energie, consentendo uno stato di calma;

-Socialità: la presenza di un cane, di un gatto o di un coniglio è un’occasione per l’interazione con altri soggetti presenti. Si parla, si spiega, si racconta;

-Responsabilità: si riacquista una dimensione di dovere e di attività, direttamente proporzionale alle possibilità dell’anziano;

-Empatia: l’identificazione con l’animale spesso viene traslata alle relazioni con altri soggetti presenti;

-Antropomorfismo: spesso l’anziano vive la propria condizione di sofferenza con egocentrismo, non andando fuori, non ascoltando nessuno. L’attribuzione di qualche caratteristica umana all’animale a volte funziona come meccanismo per focalizzare la propria attenzione sul mondo esterno;

-Movimento: a volte, avendo un animale vicino, coloro che ormai ritengono di non riuscire a fare più un certo movimento, si sentono invogliati a muoversi o alzarsi per accarezzarlo.



Bibliografia : http://www.cure-naturali.it/terza-et%C3%A0/4470/pet-therapy-anziani/1185/a

giovedì 23 giugno 2016

Pet therapy: che processi favorisce

Il gioco con gli animali, osservato da un adulto esperto, è un fondamentale momento educativo ed è inoltre uno strumento terapeutico funzionale e favorisce nei piccoli:

  • i processi cognitivi di scoperta, di memoria, di induzione, di comunicazione verbale e no, di ricerca e di sperimentazione;
  • l' espressione di comportamenti di rilassamento, di affermatività e assertività, superare le forme di timidezza o di forme di aggressività e iperattività, adeguarsi alle regole di rispetto;
  • l'equilibrio psicoaffettivo, nel trattare fobie e disagi (anche quelli temporanei causati da traumi).
Bibliografia:http://www.bambinopoli.it/2_5_anni/Bimbi,_animali_e_pet_therapy_/784/

mercoledì 11 maggio 2016

A chi è diretta la pet therapy?

I benefici della pet therapy sono riconosciuti in diversi campi: psichiatrico, neurologico, geriatrico ma specialmente in quello dell'età evolutiva. Questo post si concentra soprattutto sull'autismo dei piccoli.
L'università del Missouri attraverso uno studio ha verificato quanto la presenza di un cane sia utile ai bambini affetti di autismo per il benessere fisico (gestire stress e mostrare più responsabilità e autonomia) ma anche per la socializzazione che è uno dei punti caratteristici di questa patologia.
I piccoli infatti faticano a relazionarsi con gli altri e a stringere amicizie e attraverso il rapporto col cane i bambini iniziano a comunicare più facilmente con le altre persone.
Una ricerca di Carlisle ci fa osservare che tra i 70 genitori di bambini affetti da autismo intervistati, due terzi di loro possedeva un cane e avevano instaurato un rapporto molto positivo con loro, ma la restante parte era anche loro propensa verso i cuccioli.
Il cane risulta l'animale più adatto perché è  sensibile, intraprendente e socievole. Inoltre capisce il nostro linguaggio corporeo e percepisce e comprende i nostri diversi stati d'animo. Ama giocare ed è facilmente addestrabile.

Bibliografia: http://www.bimbisaniebelli.it/bambino/3-5-anni/autismo-e-pet-therapy-un-cane-come-amico-86321 

giovedì 21 aprile 2016

Cos'è la pet therapy?

La pet therapy è una terapia leggera e mansueta basata sulla relazione tra uomo/bambino e animale. Gli animali inclusi in questi progetti sono per la maggior parte cani ma vengono compresi anche gatti, uccelli e coniglietti oppure in casi specifici i cavalli (ippoterapia), gli asini (onoterapia), i delfini (delfinoterapia) e i rapaci (falconeria).
Queste terapie sono percorsi che da soli non bastano ma sono utili in assistenza ad altre terapie mediche per renderle più dolci e sopportabili. 
La pet therapy è usata in case di riposo con anziani che soffrono di abbandono o di depressione o con bambini con disabilità oppure bambini che soffrono dello spettro autistico. Spesso è più utile dal punto di vista sociologico  dato che cambia il lato emotivo delle persone.


Bibliografia:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pet_therapy